Dope Stars Inc. Official Website
Dope Stars Inc. 10.000 Watts Of Artificial Pleasures Cover
Artist: Dope Stars Inc.
Location: Rome, Italy
Line-up: Victor Love (vocals, guitars, FX), Grace Khold (machines), Darin Yevonde (bass), Brian Wolfram (guitar)
Album: 10.000 Watts Of Artificial Pleasures
Label & Pubblication Year: Self-produced, 2003
Tracklist: 10.000 Watts Of Artificial Pleasures / Plug 'n' Die / Infection 13 / Self Destructive Corp. / Shock To The System / Generation Plastic
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Prendete la decadenza, l'attitudine glamour, la follia dei Motley Crue, rivestitela ulteriormente con il cyber punk dei Sigue Sigue Sputnik, venatela con le fiera carica moderma e festaiola di ciò che Johnny Jetson e Kory Clarke erano abituati a fare con i loro Space Age Playboys, infracitela di EBM, di Goth, munitela del pesante marchingegno di distruzione creato dai Rammstein e poi rivestite il tutto con qualche bel abito suggeritovi dal reverendo Manson in persona. State in attesa pre qualche secondo, e poi vedrete spuntare davanti a voi 4 inquietanti individui impegnati a seminare il terrore con un nuovo letale virus chiamato "10.000 Watts Of Artificial Pleasures". Loro sono i Dope Stars Inc. (la scelta originaria era ricaduta sul monicker Dead Girls Inc., poi abbandonata a causa dell'omonimia con una band di Los Angeles), band nata dalle menti di Grace Khold e Darin Yevonde, incontratisi in un malfamato club di Hel(l)sinki durante l'estate del 2002. Successivamente, i due rientrano nella capitale italica ed arruolano Victor Love, principale songwriter assieme a Grace Khold e già impegnato con gli ottimi My Sixth Shadow, e Brian Wolfram. I Dope Stars Inc. debuttano con il demo "10.000 Watts Of Artificial Pleasures" registrato fra il Luglio e l'Agosto del 2003 presso gli Urbansounds Studios. Ne risultano 6 songs capaci di iniettare nelle vene dell'ascoltatore una droga altamente stimolante fatta di elettronica, sintetizzatori, campionature, suoni cibernetici, graffianti riffs metallici e ritornelli di facile presa. Sembra che nel DNA dei Dope Stars Inc. vi siano tonnellate di vecchio punk e rock'n'roll sepolte e stuprate da un muro di suoni figli di una dimensione musicale totalmente aperta alla contaminazione. Squassante è l'opener, la quale assimila in una capsula protettiva marchiata dall'hi-tech: digressioni techno, corrosive screaming vocals, roboanti riffs elettrici, ritmi marziali ed esplosioni soniche all'altezza dei refrains. Inghiottite gli spunti orientati all'EBM della seguente "Plug 'N' Die", sui quali sboccia un manifesto di sporca decadenza, amalgamato durante un viaggio bastardo fra tendenze Mansoniane, sanguinosi flash back all'omonimo lavoro dei Motley Crue e dirompenti chitarre guidate dallo stile dei Rammstein. "Infection 13" è un episodio sensuale sino al midollo: ammaliante ed avvolto da un profondo alone di oscurità! Un'infezione letale, fra amplessi simulati e linee vocali suadenti tritate da un'attitudine prettamente sleaze! Non vi è segno di caduta di tensione alcuna e con "Self Destructive Corp." i Dope Stars Inc. puntano sul lato più anthemico e meno elaborato della propria personalità, raggiungendo così, a mio avviso, l'apice massimo di "10.000 Watts Of Artificial Pleasures". Fa poi entrata in scena la cover di "Shock To The System" di Billy Idol, rivisitata in una ruvidissima ottica industrial! "Generation Plastic" risulta l'episodio più riflessivo e pacato dell'intero lavoro, venata da particolari litanie vocali e vicina in alcuni suoi punti alla proposta degli stessi My Sixth Shadow. Oltre ad essere artisti di assoluto valore i Dope Star Inc. fanno della professionalità un altro punto a loro favore. Produzione in linea con le uscite ben più quotate, look inappuntabile, press-kit esaustivo, sito internet di ottimo gusto, etc.. I Dope Star Inc. sono un virus pronto ad essere esportato su scala internazionale. Se non vi ha ancora colpito, tentate di contrarlo al più presto!

Recensione realizzata da Bruno Rossi

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